I Ragazzi hanno deliberato, su proposta del Consiglio degli Advisor, con esito positivo e all’unanimità,  di condurre un progetto denominato  “Uniamo i due Mondi”

Nella tornata del 13 aprile 2018 si è dato il via alla prima fase del progetto.

Alberto, diploma I.S.E.F. educatore-istruttore sportivo  abilitazione metodo A.B.A. livello 1, facente parte dello staff (composto da educatori, tecnici ABA, psicologi, psicomotricisti) dell’Associazione Farecontatto, che attraverso l’attività sportiva (nello specifico percorsi e giochi di coordinazione motoria) adattata verso i bambini e ragazzi con disturbi del neurosviluppo  contribuiscono ad aiutare i ragazzi nel loro percorso di vita, ha tenuto una lezione formativa ( adatta ai giovani), per fornire ai DeMolay gli elementi base sugli aspetti comportamentali dei ragazzi con disturbi del neurosviluppo, con particolare attenzione alla categoria diagnostica unica per i disturbi dello spettro autistico, ponendo in evidenza come con il gioco e un approccio Sportivo – Cognitivo – Comportamentale, con tanta dedizione, pazienza, si ottiene un miglioramento delle condizioni di vita, dei Ragazzi.

Una seconda fase del progetto che prevedeva un incontro,  con i DeMolay e i Ragazzi Speciali, è stata portata a termine, durante la pausa estiva, dal DeMolay Davide, che già in passato ebbe specifiche esperienze.

Durante la Riunione Rituale del 27 ottobre 2018, Davide ha condiviso la sua esperienza con i Fratelli del Capitolo,  spiegando non solo come si è approcciato con i Ragazzi Speciali (ognuno di loro ha la propria peculiarità) trasmettendo quale amore e soddisfazione si riscontrano in piccoli  e importanti gesti di interazione, da un sorriso ad un inaspettato  abbraccio.

Diversi ragazzi con disturbi del neurosviluppo, seguendo specifici percorsi di apprendimento, con il supporto delle famiglie e di specifiche professionalità e tanta buona volontà, riescono a condurre una vita come quella di tanti altri ragazzi, inserendosi anche nel mondo del lavoro.

Davide, ha posto l’accento sul fatto che i ragazzi definiti normo-tipo, hanno un modo differente di esprimere le proprie sensazioni e di interagire con tutto ciò che li circonda, certamente con meno difficoltà, ma i sentimenti, le emozioni, sono assolutamente le medesime dei Ragazzi Speciali.

I Ragazzi del Capitolo hanno disquisito su quanto, per convenzione, viene definito “normalità”, chi è in grado, realmente, di stabilire il confine tra  ciò che è riconosciuto normale  e  altre  sfaccettature meno convenzionali.

Ancora una volta per  tutti i presenti è stato un momento di riflessione, di crescita e di formazione.

Si ringrazia in particolar modo Alberto dell’Associazione Farecontatto e il DeMolay Davide, per il loro impegno e disponibilità.

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